Per la Vita senza compromessi
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Per la Vita
senza compromessi
II Convegno Nazionale
50 anni dopo la profetica Humanae vitae
40 anni dopo la mortifera legge 194
Roma, sabato 19 maggio 2018 ore 9.30
Sala Berlinsani -Dnb House Hotel
Via Cavour 85/A
LA PARTECIPAZIONE AL COVEGNO È GRATUITA
Per poter migliorare l' organizzazione è gradita la comunicazione della partecipazione al Convegno tramite e mail alla segreteria Organizzativa - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - entro il 30 aprile 2018
Per scaricare il programma Clicca qui
II Convegno Nazionale: "Per la Vita senza compromessi"
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COMUNICATO STAMPA N. 2 DEL 20 Aprile 2018
II Convegno Nazionale:
"Per la Vita senza compromessi"
50 anni dopo la profetica Humanae vitae
40 anni dopo la mortifera legge 194
Sabato 19 Maggio 2018 a Roma si terrà il II Convegno Nazionale AIGOC, in collaborazione con il
Comitato Verità e Vita e l’Associazione Provita Onlus dal titolo: "Per la Vita senza compromessi":
50 anni dopo la profetica Humanae Vitae e 40 anni dopo la mortifera legge 194.
La sede del convegno sarà Roma presso Sala Berlinsani – Dnb House Hotel in Via Cavour, 85/a
con inizio alle ore 9,00 e si concluderà alle ore 13,00.
Quest’anno ricorrono i 50 anni dalla pubblicazione dell’enciclica di Paolo VI “Humanae vitae” e i 40
anni dalla approvazione della legge 194 che ha legalizzato l’aborto volontario in Italia, per cui il convegno
si propone di riflettere sui temi della sessualità e affettività tra l’uomo e la donna, in particolare sul ruolo
della donna, sulla sua dignità e sulla tutela della sua salute e, inoltre, una riflessione sull’aborto cosiddetto “terapeutico”
.
Interverranno la Prof.ssa M. Orecchia, presidente Federvita Piemonte e V. presidente Comitato
Verità e Vita, il Prof. Luca Pingani, Fondazione Incendo e Redazione Osservatorio Internazionale Card.
Van Thuan, la Prof.ssa Claudia Navarini, Prof. Ass Filosofia Morale Università Europea Roma, la
scrittrice Francesca Romana Poleggi, direttore editoriale di Notizie Pro Vita, il Prof. Giuseppe Noia,
direttore Hospice Perinatale – Centro cure Palliative Prenatali del Policlinico Gemelli di Roma e presidente AIGOC, la dott.ssa Cinzia Baccaglini, Psicologa Clinica – Psicoterapeuta e il dr. Angelo Francesco Filardo, Ginecologo, V. Presidente AIGOC
Scopo del convegno è quello di richiamare i forti legami esistenti tra etica della vita ed etica sociale
nella consapevolezza che non è possibile affermare valori quali la dignità della persona, la giustizia e la
pace, quando si accetta e si tollera la violazione della vita umana.
LA PARTECIPAZIONE AL CONVEGNO È GRATUITA
Per poter migliorare l'organizzazione è gradita la comunicazione della partecipazione al Convegno tramite
e-mail alla segreteria Organizzativa - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - entro il 30 aprile 2018
A.I.G.O.C. Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici
Segreteria: Via Francesco Albergotti, 16 00164 Roma – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.aigoc.it
Tel. 3429381698 - C.F: 97576700583 – IBAN: IT 43 I 0200805314000401369369
Il miracolo di una nuova nascita
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Scienza e coscienza sono un binomio inscindibile. Infatti, quando la scienza è illuminata dalla fede, l’altezza della vocazione medica tocca l’umanità dell’uomo in modo profondo ed esistenziale.
È quanto emerso dalla conferenza del Prof. Giuseppe Noia presso la “Casa della Cultura” in Palmi il 27 Ottobre u.s. L’evento, che fa parte del secondo ciclo di incontri dal titolo “scienza e vita”, è stato fortemente voluto dal vescovo Mons. Francesco Milito, che ha confermato, ancora una volta, la sua sensibilità nel veicolare tematiche di bioetica nella diocesi di Oppido M. - Palmi. Da notare che nello stesso luogo, vent’anni fa, è stato ospite il Prof. Mancuso (definito un maestro dal Prof. Noia).
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RAZIONALE DEL CONVEGNO
25 Maggio 2016
La terapia fetale nasce con l’avvento della medicina fetale 40 anni fa. In tutto il mondo le tecniche ultrasonografiche sono diventate elemento basilare per guidare approcci invasivi verso un compartimento fetale e apportare una serie di atti diagnostici e terapeutici finalizzati a trattare il feto come un paziente a tutti gli effetti.
Diagnosi su embrioni, oltre la metà non sopravvive
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La selezione del «figlio sano» genera uno scarto di vite allo stadio embrionale ben superiore al 50% di quelle concepite in provetta per evitare la trasmissione di malattie genetiche. Un fallimento censurato.
In uno studio pubblicato si Medicina e Morale nel 2004 gli autori sostenevano che gli embrioni «anche se apparentemente selezionati in seguito alla diagnosi genetica pre-impianto, si trovavano nella stessa situazione di alta precarietà, anzi forse peggiore, degli embrioni prodotti ed utilizzati nei processi ordinari nei quali la selezione avviene spontaneamente». In sostanza, solo circa il 3% di tutti gli embrioni prodotti e sottoposti a diagnosi pre-impianto e solo il 6,7% di tutti gli embrioni trasferiti in utero riesce a sopravvivere fino al parto. Dati sconfortanti eppure sottaciuti: a distanza di più di dieci anni, la diagnosi pre-impianto – che secondo la recente sentenza della Corte Costituzionale diventa accessibile anche alle coppie fertili portatrici di malattie genetiche – continua a rivelarsi una tecnica molto rischiosa e con basse probabilità di successo.